Festeggia il suo primo quarto di secolo il celebre “Tanz im August”: dal 16 al 30 agosto Berlino rinnova il suo appuntamento con la danza contemporanea. Ospiti del festival anche Trisha Brown e Steve Paxton
Fotografa da sempre le più visionarie avanguardie nel campo della danza contemporanea, offrendo una piattaforma di confronto per artisti di livello internazionale. Compleanno importante per il Tanz im August, festival berlinese che spegne in questo 2013 le sue prime venticinque candeline: la kermesse, in scena dal 16 al 30 agosto, anima la capitale tedesca prendendo possesso di una miriade di spazi diversi, accogliendo vecchi amici e giovani promesse.
Un’edizione amarcord, come si conviene per il raggiungimento di un traguardo tanto importante. Tornano a Berlino Steve Paxton, ideatore della “contact improvisation” e lo sloveno Iztok Kovač, lanciato all’attenzione del mondo – nel 1989 – proprio grazie al Tanz. Torna anche l’inossidabile Trisha Brown, regina indiscussa della scena americana, che presenta una selezione delle sue prime coreografie, che hanno contribuito a maturare un eretico e acrobatico linguaggio del corpo.
L’attenzione si orienta verso l’Africa e le nazioni emergenti. Arriva dalla tradizione del suo paese natale, in Congo, la vitalità di Faustin Linyekul; trasformano una distanza spesso conflittuale, quella tra Sudafrica e Mozambico, in occasione di incontro e miscela tra culture: coreografia a quattro mani per Boyzie Cekwana e Panaibra Canda. Danza macabra dagli irresistibili ritmi latinoamericani quella portata in Germania dal brasiliano Bruno Beltrão.
A servizio della danza anche l’arte, con interventi che celebrano la poesia del movimento. Partendo dalla riproposizione, in tre versioni differenti, del capitale “Untitled” di Tino Sehgal, performance che nel 2000 ha visto l’omaggio alle coreografie storiche del Novecento; arrivando infine alla straordinaria installazione di David Michalek. Un supporto da quaranta metri quadri accoglie la proiezione, in slow-motion, di passi simbolo della contemporaneità.