Paris Photo. La fotografia torna a casa

12 Novembre 2013


In Francia ci è nata, grazie alle intuizioni di Niépce e agli esperimenti di Daguerre. E in Francia torna come ogni anno, protagonista dell’appuntamento che trasforma la spettacolare cornice del Grand Palais in un tempio dell’immagine. Da giovedì 14 novembre e per tutto il week-end va in scena la diciassettesima edizione di Paris Photo, la più importante fiera internazionale dedicata alla fotografia d’arte. Con circa centoquaranta espositori, tra gallerie ed editore del settore. Tre gli italiani.

Arrivano da Torino la Photoetcontemporary, con i big Luigi Ghirri, Franco Fontana e Gabriele Basilico; e la Guido Costa Projects: che propone una personale di Paul Thorel, francese di nascita ma da tempo in Italia, reduce dalla sua prima mostra in uno spazio pubblico d’oltralpe, alla Maison Européenne de la Photographie. Infine ecco Contrasto, tra le più importanti agenzie fotografiche, protagonista con una selezione di lavori che spazia dai paesaggi urbani di Alexander Gronsky a quelli di Irène Kung.

Il programma della fiera si basa su un ricchissimo calendario di mostre, uscendo dalla dinamica dell’evento squisitamente commerciale e diventando momento di riflessione e approfondimento sul ruolo della fotografia nell’artworld. Si rinnova la collaborazione con i più grandi collezionisti d’Europa: ospite di quest’anno Harald Falckenberg, che porta da Amburgo una selezione delle circa duemila opere in suo possesso. Condividendo con il pubblico di Paris Photo pezzi di Richard Prince, Vito Acconci, John Baldessari.

Un’altra grande raccolta privata partecipa a Paris Photo. Nasce nel 1959 per iniziativa di David Rockefeller la JPMorgan Chase Art Collection, capace nel tempo di acquisire circa 30mila opere, di cui almeno 6mila fotografiche: quest’anno porta al Grand Palais un’indagine sull’evoluzione del foto-ritratto, passando dalle polaroid di Andy Warhol alle più recenti creazioni di Jeff Koons, fino ai lavori surreali di Jiri Kolar e a quelli di Barbara Kruger.