Il dito secondo Ancarani

Si tratta di uno dei luoghi iconici della nuova Milano, proiettata attraverso l’attesa di Expo 2015 verso il futuro. Ed è, allo stesso, tempo, uno dei punti della città che meglio ne incarna lo spirito operoso e al tempo stesso spregiudicato, conscio del proprio passato ma orientato al domani. Piazza Affari è al centro e dunque è cuore di Milano; ne è cervello, grazie all’attività della Borsa, e allora ne è anche polmoni: l’ossigeno che permette di muovere gran parte dell’energica vitalità della città passa proprio da qui, dal mercato della finanza. Piazza Affari, da qualche tempo a questa parte, è anche… dito! Doveva restare il tempo di una mostra, ma ha scelto di rimanere la statua che Maurizio Cattelan ha provocatoriamente eretto proprio davanti al centro nevralgico dell’economia italiana: si chiama L.O.V.E. , ma ha ben poco di amorevole quel dito medio eretto contro il cielo. Chissà se mostrato dalle lobby al popolino che scorre indaffarato per le strade o viceversa; chissà se dito punto e basta, o piuttosto frammento ironico e beffardo di una mano tesa in un inquietante saluto romano. Opera su opera, artista su artista: in occasione del Fuorisalone 2014 Sky Arte HD ha chiesto a Yuri Ancarani di “vestire” a modo suo la scultura di Cattelan. Nasce così L.O.V.E.R.S. progetto di videomapping che ha visto la pelle di marmo del dito ricoprirsi di proiezioni che smitizzano il gotha della cultura nazional-popolare: tra piogge di dollari e personaggi da videogame Anni Ottanta, stigmate e alieni, starlette ed esplosioni di colore dalla gioiosa ma malinconica poesia.