Perugia: una mostra “green” per Steve McCurry

8 Aprile 2014


Può essere tranquillamente considerato un progetto site-specific. Cucito su misura per il doppio spazio espositivo destinato, fino al prossimo mese di ottobre, ad accoglierlo; ma soprattutto creato ad hoc per sviscerare, grazie alla sensibilità di un autentico cronista dell’emozione, i lati di semplice e pura meraviglia che offre generosa una delle aree più belle d’Italia. L’Umbria, immortalata dagli scatti del leggendario Steve McCurry, in mostra a Perugia.

Ha girato per borghi e colline, boschi e vigneti; incontrato artigiani e contadini, artisti e musicisti; si è perso nei vicoli e nelle piazze di Spoleto e si è emozionato al cospetto delle spettacolari architetture sacre di Assisi. Ma anche davanti alle opere ironiche del mitico Gino De Dominicis. Il reporter americano si è letteralmente immerso nel territorio, ne ha scovato radici e suggestioni e le ha trasmesse con il gusto e il carattere unici che lo contraddistinguono.

A entusiasmare è ovviamente la sostanza – gli scatti di McCurry – ma anche la forma contribuisce a creare un’aura di assoluta suggestione. Spettacolare l’incontro tra le immagini del fotografo e le celeberrime lavagne di Joseph Beuys collocate a Palazzo Penna, abbraccio tra due modi differenti di fare arte sociale e relazionale; magnifico anche l’allestimento dell’altra sede della mostra, nell’ex Ospedale Fatebenefratelli.

È un tappeto di rara bellezza quello srotolato da McCurry, che colloca le proprie immagini direttamente sul pavimento: l’ambiente, opportunamente oscurato, si accende grazie alla retroilluminazione a led delle fotografie, che squarciano il buio con l’esplosione della loro bellezza. Un effetto interattivo che si verifica solo in presenza di pubblico, con la mostra che “si spegne” automaticamente evitando così inutili consumi. Perché non c’è modo migliore per celebrare un territorio che non salvaguardarlo.