Miglior serie drammatica, miglior attore protagonista, migliori attore e attrice non protagonista: per il secondo anno consecutivo “Breaking Bad” sbanca gli Emmy Awards, attesissimi Oscar della tv americana. E prepara un clamoroso ritorno...
Negli ultimi anni ha fatto incetta di Golden Globe, coinvolto milioni di fan, ottenuto il placet unanime di pubblico e critica. Trasformandosi in autentico fenomeno culturale: studiato, interpretato, usato come termine di paragone per spiegare le contraddizioni della società contemporanea, parodizzato. Inevitabile per Breaking Bad , il serial dei record, sbancare a Los Angeles gli Emmy Awards, equivalente televisivo degli Oscar.
Lo show vince la statuetta come miglior serie drammatica, bissando così il successo del 2013; riconoscimenti anche per Bryan Cranston (miglior attore protagonista), per la sua insostituibile spalla Aaron Paul (miglior attore non protagonista) e per Anna Gunn (miglior attrice non protagonista). Intramontabile, nella sezione dedicata alle commedie, il mito di Modern Family : la sit-com ottiene per il quinto anno la palma del miglior show di genere.
Commosso Jim Parsons, esilarante nel ruolo del nerd Sheldon Cooper nella serie The Big Bang Theory , al momento di ritirare la statuetta come migliore attore protagonista in un comedy show ; premio toccato nella sua versione “al femminile” a Julia Louis-Dreyfus, autentica mattatrice del serial Veep . Tra i premiati anche una vecchia conoscenza di Sky Arte: Benedict Cumberbatch, protagonista di Parade’s End , scelto come miglior attore in una miniserie per aver prestato il proprio volto all’intramontabile Sherlock Holmes .
Poche le sorprese arrivate da Los Angeles: Julianna Margulies la spunta sulla favorita Robin Wright e ottiene la seconda statuetta in due anni come migliore attrice in una serie drammatica; Fargo , ispirato al celebre film dei fratelli Coen, è invece la migliore miniserie dell’anno. Ironico ma delicatissimo il tributo con cui Billy Cristal ricorda l’amico Robin Williams, scomparso lo scorso 11 agosto. Raccogliendo la giusta ovazione del Nokia Theatre.