Lirica: il Ring di Wagner al Festival del Tirolo di Erl

1 Agosto 2014


Cosa si può dire di un paese che vanta un auditorium capace di contenere per intero ala sua popolazione? Un legame antico, profondo, viscerale, quello unisce la località austriaca di Erl al teatro: 1.500 i residenti del minuscolo borgo tirolese a settanta chilometri da Monaco di Baviera; altrettante le poltrone del suo teatro, realizzato rispondendo a criteri acustici per l’epoca avveniristici nel 1959 come palcoscenico per la sacra rappresentazione della Passione di Cristo che si tiene ininterrottamente, suggestiva esperienza di teatro popolare, fin dal XVII secolo.

È qui che a luogo da quindici anni una delle rassegne di musica colta più interessanti d’Europa: porta la direzione di Gustav Kuhn, celebre bacchetta, il Festival del Tirolo, appuntamento estivo che in questo 2014 vive della suggestione di un gradito ritorno. Quello del Ring  di Richard Wagner, con l’esecuzione integrale delle cinque opere che il compositore dedicò al mito dell’Anello del Nibelungo. Nella ripesa di un allestimento presentato l’ultima volta nel 2004.

Una messa in scena imponente, della durata di quindici ore complessive: centocinquanta gli orchestrali e sessanta i solisti impegnati in quella che suona come una vera e propria impresa “atletica” oltre che artistica. In scena fino a domenica 3 agosto, ma già rilanciata in occasione dell’edizione 2015 di un festival che vive di una dimensione intima e familiare, risultando uno tra i più amati dagli appassionati di classica.

Perché è un’intera comunità ad essere parte attiva, ingranaggio fondamentale della rassegna. Sono gli stessi residenti di Erl a prestare il proprio lavoro volontario come tecnici in occasione delle serate del festival, diventando ospiti accoglienti di un pubblico che arriva da ogni angolo del mondo; sostegno indispensabile per un’orchestra che Kuhn vuole eccezionalmente giovane, nell’intento di offrire letture dei classici che sappiano trasmettere vibrazioni di energica innovazione.