Il regista Brett Morgen mette mano a duecento ore di registrazioni inedite di Kurt Cobain: in lavorazione per HBO “Montage of Heck”, primo documentario autorizzato sul leader dei Nirvana. Prodotto dalla figlia Frances Bean
In estate le voci su un possibile biopic, con tanto di toto-nomi per tentare di indovinare chi avrebbe accettato di interpretare un ruolo tanto difficile: Ryan Gosling, Robert Pattinson, Ewan McGregor o Jared Leto? In attesa di novità su questo fronte, aperto dalle dichiarazioni di Courtney Love in persona, i fan dei Nirvana incassano una certezza: è in lavorazione per HBO il primo documentario autorizzato sulla vita e l’opera di Kurt Cobain.
Verrà presentato nel 2015 l’attesissimo Montage of Heck , firmato dal regista newyorchese Brett Morgen: alle prese solo tre anni fa con Crossfire Hurricane , film che ha portato sul grande schermo l’energia di Mick Jagger e dei suoi Rolling Stones. Nel ruolo di produttore esecutivo compare, a garanzia della serietà dell’operazione, anche Frances Bean Cobain, figlia del cantante scomparso tragicamente nel 1997.
Il titolo del documentario richiama un blob registrato dallo stesso musicista a fine Anni Ottanta, prima cioè dell’esplosione dei Nirvana come fenomeno di massa: uno zibaldone grunge che fece da diario, ideale quaderno di appunti sonori, collezione di suggestioni per nuovi brani. Morgen ha avuto accesso a buona parte dei materiali inediti lasciati da Cobain al momento della morte, potendo mettere mano a una mole impressionante di spunti.
Circa quattromila pagine contenenti schizzi e bozzetti per quadri e opere d’arte, poesie e racconti, riflessioni; duecento ore tra demo, registrazioni live e video amatoriali girati in sala prove o nel backstage dei concerti: il lavoro si propone di delineare un ritratto il più possibile fedele di Cobain, senza scadere in toni agiografici, ma puntando a restituire la complessa immagine di un artrista poliedrico. Per quello che lo stesso Morgen annuncia come “il “The Wall” della nostra generazione” .