Sarà Spike Lee a inaugurare a Roma la nona edizione de “Il Gioco Serio dell’Arte”, cartellone di incontri ideato da Massimo Finazzer Flory per Il Gioco del Lotto. Una chiacchierata sul tema dell’agonismo, aspettando altri ospiti illustri...
C’è l’affresco della Divina Provvidenza firmato da Pietro da Cortona a vigilare, creando una cornice di rara suggestione, sugli incontri de Il Gioco serio dell’Arte , cartellone di talk che da nove anni a questa parte Massimo Finazzer Flory conduce a Roma, a Palazzo Barberini, con la complicità de Il Gioco del Lotto, sponsor di cultura. Un’iniziativa che si rinnova a partire da mercoledì 10 dicembre per una nuova stagione, introdotta da un ospite decisamente speciale.
Sarà il regista americano Spike Lee a dialogare con Finazzer Flory e con il pubblico accettando di discutere sul tema dell’agonismo, concetto chiave da cui partire per elaborare insieme riflessioni sull’arte e sul suo modo di raccontare e interpretare la società in cui viviamo. Un inizio con il botto per la serie di appuntamenti quest’anno tematizzati sul concetto di biografia : spulciando nelle vite esemplari di grandi protagonisti di ieri e di oggi.
Occasione importantissima, quella offerta dall’incontro romano, per confrontarsi con un attento analista delle tensioni irrisolte che attraversano gli Stati Uniti: in un momento in cui, i più recenti fatti di cronaca lo dimostrano con drammatica puntualità, le questioni legate all’emarginazione e al razzismo tornano ad essere motivo di scontro. Il filtro dello sport, usato più volte da Lee per affrontare con garbo ma assoluta profondità il tema dell’esclusione sociale che penalizza le comunità afroamericane, diventa allora chiave di lettura che aiuta a maturare una lucida idea della situazione.
In agenda, dopo il faccia a faccia con Spike Lee, altri tre incontri. A gennaio sarà la volta di Paolo Virzì, chissà se a quella data vincitore o meno del premio Oscar per il miglior film straniero – il suo Il capitale umano è in corsa a Los Angeles – mentre a febbraio sarà la volta di Philippe Daverio, tra i critici e divulgatori d’arte più apprezzati d’Italia. Format leggermente diverso, a maggio, per l’ultimo evento della serie: e non poteva essere altrimenti, considerato che a dialogare con Finazzer Flory sarà un certo Leonardo da Vinci. Grazie alla complicità di Claudio Strinati.