Dal 27 al 29 marzo, Trieste e Piran saranno collegate virtualmente grazie a un’installazione artistica. Per riflettere sulla storia.
Trieste e la cittadina slovena di Piran condivono lo stesso mare e la storia degli anni della Prima Guerra Mondiale. Sebbene a separarle siano solo una manciata di chilometri, vivono in realtà una distanza profonda.
Per porre fine all’incomunicabilità, il giovane artista Joshua Cesa ha ideato Citizen-Gate, un’installazione artistica “relazionale” capace di azzerare, almeno temporaneamente e virtualmente, confini e distanze. Dal 27 al 29 marzo, due schermi – uno situato in Piazza Cavana a Trieste e l’altro in Piazza Tartini a Piran – consentiranno agli abitanti di osservare cosa accade in diretta nell’altra città. Un’operazione artistica semplice – non certo dal punto di vista logistico – ma di forte impatto.
Citizen-Gate è parte di B#Side, rassegna organizzata dall’Associazione Io Deposito che, attraverso installazioni artistiche, laboratori, conferenze e altri eventi culturali, incoraggia le vecchie e le nuove generazioni a riflettere sulla pesante eredità lasciata dalla Grande Guerra nei territori friulani. Tra i finanziatori del progetto, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e il Padiglione Biennale Slovenia.