La storica band regina degli anni Ottanta torna in Italia con un tour esclusivo di cinque date. L’ultima tappa toccherà Roma, e lo spettacolo si preannuncia imperdibile.
A sei anni dalla reunion che li vide nuovamente protagonisti delle scene internazionali, gli Spandau Ballet inaugurano il 2015 con un tour planetario, che ha raggiunto l’Italia in questo scampolo di marzo. Stasera, lunedì 30, il gruppo leader degli Anni Ottanta si esibirà al Palalottomatica di Roma, dopo aver toccato Milano, Torino, Padova e Firenze.
Il Soulboys of the Western World Tour, titolo del film di George Hecken che documenta la vita e la carriera degli Spandau Ballet, riporta sul palco la formazione originaria, mai modificata nonostante i recenti attriti, composta dai fratelli Kemp, Steve Norman, John Keeble e Tony Hadley. A distanza di quasi quarant’anni, gli Spandau Ballet riconfermano oggi la loro collaborazione.
Fondato a Londra nel 1979, il gruppo fa la sua comparsa sulle scene con uno stile originale e subito riconoscibile: trucco, abiti appariscenti e melodie a cavallo tra synth-pop e ritmi ballabili. È la corrente New Romantic che, grazie agli Spandau Ballet, si afferma come genere musicale di successo.
La definitiva consacrazione arriva nel 1983, con la pubblicazione dell’album True e dei celebri brani Gold e Communication, anticipatori dell’incredibile Through the Barricades del 1984, dal suono più contemporaneo.
Dopo una carriera sfavillante e l’eterna rivalità professionale con i Duran Duran, gli Spandau Ballet decidono di sciogliersi nel 1989. Diatribe legali e dissapori non sembrano però aver minacciato l’equilibrio del gruppo che, nel 2009, annuncia il ritorno sul palco con un nuovo disco e il Reformation Tour. Anzi, la band è pronta oggi a regalare al pubblico romano un nuovo, emozionante concerto.