Lectio magistralis, visita al MAMbo e sessione di registrazione per la sua opera in progress 'Les Archives du Coeur': tre imperdibili appuntamenti a Bologna con Christian Boltanski. A partire dalla mattina del 21 aprile.
L’artista francese Christian Boltanski non è nuovo a prendere posizione, a livello civico e sociale oltre che poetico. Ne è un esempio la sua opera A proposito di Ustica, visibile dal 2007 nel Museo per la Memoria intitolato alla mai dimenticata strage.
A partire da domani e per due giorni, Boltanski sarà quindi a Bologna per contribuire a modo suo – un modo da artista di fama internazionale – al 70º anniversario della Liberazione e della Resistenza italiane. Tra la mattina del 21 aprile e la giornata di mercoledì 22, l’artista francese prenderà parte a una serie di appuntamenti, nati dalla collaborazione tra Istituzione Bologna Musei, Accademia di Belle Arti di Bologna e Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di Filosofia e Comunicazione.
Martedì 21 aprile alle ore 10.30 nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna l’artista terrà una lectio magistralis dal titolo L’arte e il futuro della memoria, in dialogo con Patrizia Violi, Professore Ordinario di Semiotica dell’Università di Bologna. L’incontro è aperto al pubblico, con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle ore 15.00 Boltanski sarà al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna per una visita alla sua opera Les regards, entrata a far parte della Collezione Permanente del museo nel 1998 e realizzata in occasione della mostra Pentimenti tenutasi l’anno precedente.
Il lavoro prende spunto dal Sacrario dei partigiani in Piazza Nettuno: utilizzando le foto dei caduti – che nei giorni della liberazione dell’aprile 1945 furono collocate spontaneamente dai cittadini sul muro nel luogo in cui erano stati fucilati molti partigiani – l’artista francese isola gli sguardi e li trasferisce ingranditi su sottili fogli di poliestere. Il senso di leggerezza dato dal materiale e dal suggestivo allestimento crea uno stato di inquietante sospensione: ondeggiando come lenzuola al vento, numerosi occhi guardano lo spettatore da ogni direzione, nell’attesa di essere ri-guardati e di ricevere un nome e un’identità anche immaginaria, per poter sopravvivere nella forza del ricordo.
Mercoledì 22 aprile, dalle ore 10.00 alle ore 14.00 i visitatori che lo desiderino potranno registrare i propri battiti cardiaci, nell’ambito del progetto di Christian Boltanski Les Archives du Cœur, presso il Museo per la Memoria di Ustica in via di Saliceto.
A partire dal 2008, infatti, Boltanski colleziona la registrazione di battiti cardiaci, raccolti in giro per il mondo e archiviati dal 2010 sull’isola giapponese di Teshima. Il visitatore/volontario può registrare il proprio ritmo cardiaco e riceverne la relativa traccia audio su CD: con questo gesto spontaneo, afferma il proprio essere al mondo e ne conserva la testimonianza. Il cuore, simbolo della vita, diviene il mezzo che riunisce tutti gli uomini e che “cattura” ciascun individuo indipendentemente dal sesso, dall’età e dalla provenienza.
La raccolta dei battiti continuerà nei giorni di venerdì, sabato e domenica, dalle ore 14.00 alle ore 18.00, fino al 31 maggio 2015.