La storia di Herb e Dorothy Vogel è fatta di arte, passione e un minuscolo appartamento a New York. Stipato di una collezione artistica inestimabile, oggi alla National Gallery of Art di Washington.
Approfittiamo dell’apertura di miart 2015 per raccontarvi una storia di collezionismo che ha dell’incredibile. Una vicenda il cui primo motore non è un qualche calcolo finanziario, ma l’amore per l’arte: i coniugi americani Herb e Dorothy Vogel sono un caso – più unico che raro – di collezionisti “proletari”. Nel corso di 45 anni, infatti, la longeva coppia è stata capace di accumulare oltre 4mila opere… in un bilocale newyorkese.
La passione per la creatività ha accompagnato la vita dei due fin dai primi anni di matrimonio. Inizialmente attratti dalla pratica artistica sul campo, Herb e Dorothy decisero ben presto di passare dall’altra parte della barricata e di darsi al collezionismo, trasformando le proprie ristrettezze economiche in una risorsa fondamentale.
Fin dai primi anni Sessanta, i Vogel iniziarono ad acquistare opere non ancora note, come quelle firmate da Sol LeWitt, Donald Judd, Christo, stabilendo criteri collezionistici ferrei, in linea con le loro necessità di vita: dedicare solo uno dei due salari alle compravendite artistiche e scegliere soltanto opere facilmente trasportabili e adattabili agli esigui spazi dell’appartamento.
Con questa eccellente strategia, all’inizio degli anni Novanta l’arte aveva letteralmente invaso l’intera abitazione dei Vogel, accumulandosi fino al soffitto e spingendo la coppia a cedere, con un poderoso trasloco, la preziosa collezione alla National Gallery of Art di Washington.
Una storia felice, a riprova del fatto che non sempre l’arte è fuori dalla portata delle persone “normali”.