La capitale francese omaggia il geniale regista italiano con una grande mostra. Tra cinema e arti visive, riflettori puntati su un indimenticabile precursore dell’era contemporanea.
La Cinémathèque Française inaugura oggi Antonioni, aux origines du Pop. Cinéma, photographie, mode, proseguimento del lungo tour europeo dedicato a uno dei cardini della storia cinematografica internazionale, scomparso nel 2007.
Dopo Ferrara – città d’origine di Michelangelo Antonioni – e Bruxelles, raggiunge Parigi il ricco archivio personale dell’artista, conservato proprio nel capoluogo emiliano. Fino al prossimo 19 luglio, sarà esposta al pubblico una preziosa raccolta di documenti utili a comprendere il genio poliedrico del cineasta.
Fotografie, manoscritti, sceneggiature, corrispondenze amichevoli e istituzionali favoriscono uno stimolante avvicinamento alla personalità di Antonioni, riducendo le distanze tra vita privata e professionale.
Dotato di uno sguardo incline a cogliere le peculiarità estetico-visive di un soggetto, il regista dimostrò un costante interesse per il taglio e la composizione delle sue scene.
Accostando alla documentazione strettamente cinematografica una serie di opere autografe che sconfinano nella pittura e nell’arte plastica, la mostra vuole sottolineare l’approccio interdisciplinare di Antonioni e la capacità di anticipare l’immaginario contemporaneo. Basti pensare agli straordinari esiti cromatici di Deserto rosso (1964) o all’attualità di Blow-Up (1966) per capire fino in fondo il legame tra Antonioni e la cultura contemporanea.
Una rassegna dei film del maestro accompagna l’intero evento, a ulteriore riprova di quanto sia impercettibile la distanza temporale – e contenutistica – tra i capolavori di Antonioni e la realtà dei giorni nostri.