La casa-museo dell’illustre pittore fiammingo dedica all’antico proprietario una preziosa rassegna, che rende omaggio ai suoi ritratti più intimi: quelli di famiglia.
L’originaria dimora di Pieter Paul Rubens ad Anversa, oggi divenuta museo, celebra ancora una volta la carriera del pittore secentesco con una mostra unica. Rubens in privato. Il maestro ritrae la sua famiglia raccoglie oltre cinquanta disegni e dipinti incentrati sugli affetti dell’artista, gettando uno sguardo inedito sulla reale importanza della ritrattistica nella produzione di Rubens.
Fino al 28 giugno, si potrà osservare da vicino il mosaico di volti ed espressioni che affollavano la vita privata del contesissimo pittore. Una fitta galleria di ritratti, provenienti dalle collezioni di tutto il mondo e finalmente riportati “a casa”, testimonia la densità dei legami di Rubens.
Dalle due mogli – Isabella, nel ritratto in apertura dell’articolo, e la splendida Helena – ai figli tratteggiati con delicatezza, fino ai cognati: i visi in mostra sono numerosi e non escludono quello dello stesso Rubens, presente in molteplici autoritratti.
Noto al mondo per le prestigiose committenze che accompagnarono la sua carriera, in particolare l’ingaggio di Maria de’ Medici per il Palazzo di Lussemburgo, Rubens trasse dalla permanenza giovanile in Italia grande linfa creativa. A contatto con l’esempio dei grandi maestri italiani, il fiammingo riuscì a elaborare uno stile del tutto personale, frutto della commistione tra modelli tradizionali e impronta nordica.
L’apprezzamento internazionale da parte del pubblico del tempo ricorre anche nella mostra di Anversa, che vanta capolavori provenienti – tra i tanti enti museali coinvolti – dal British Museum di Londra, dagli Uffizi di Firenze e dall’Hermitage di San Pietroburgo, a conferma di una passione planetaria per il maestro del Seicento.