La cittadina toscana propone un suggestivo dialogo tra alcuni emblematici protagonisti della modernità. Pier Paolo Pasolini, Terry O’Neill e Rosso Fiorentino a confronto.
La grande fotografia contemporanea incontra la magia della pittura moderna: succede a Volterra. Fino al prossimo 31 dicembre, l’offerta culturale del rinomato borgo toscano si arricchisce di due imperdibili eventi. La straordinaria rassegna Rosso Fiorentino. Rosso Vivo affianca, in una mostra dedicata al maestro della modernità, due esposizioni intitolate ai protagonisti della Storia più recente: Pier Paolo Pasolini e Terry O’Neill.
La Pinacoteca Civica propone un originale confronto tra linguaggi artistici diversi, ma accomunati da un incredibile desiderio di rinnovamento. Al centro dell’omaggio a Rosso Fiorentino c’è La Deposizione dalla Croce, dipinta nel 1521 per la Chiesa di San Francesco a Volterra ed esempio concreto della rivoluzione operata dal pittore. Lo stile di Rosso determinò una svolta nel corso dell’arte cinquecentesca, avvicinandolo – con le dovute differenze – alle dirompenti innovazioni elaborate da Pasolini e O’Neill.
Pier Paolo Pasolini: il cinema in forma di poesia racconta il genio dell’artista attraverso una ricca selezione di fotografie di scena , scattate durante le riprese dei suoi film (come La Ricotta, del 1963, ripreso dall’immagine in apertura).
Il riferimento alla forza innovatrice di Rosso Fiorentino non è soltanto alla base dell’immaginario che anima la riflessione cinematografica di Pasolini su Cristo, ma si riflette anche nell’intera poetica del regista, ben evidenziata dal percorso di mostra.
Il medesimo senso di contiguità, pur dilazionata nel tempo, percorre anche Terry O’Neill. Pop Icons. Incentrata su oltre quaranta scatti fotografici che ritraggono le icone pop dagli anni Sessanta in avanti, l’esposizione mette in luce lo stile rivoluzionario di O’Neill, così simile all’attitudine di Rosso Fiorentino. Il fotografo londinese ha saputo dare ai proprio lavori un imprinting naturale e inconfondibile, da vera icona dell’innovazione, al pari di Rosso e Pasolini.