Tecnica e innovazione, terracotta e vetro possono finalmente convivere grazie alla ricerca di un gruppo di designer e artisti. È la nuova frontiera dell’artigianato digitale.
Tecnica artigianale e innovazione digitale si uniscono in The Transaction Project, realizzato nel corso di due anni dal ceramista Jonathan Keep, dall’artista e ricercatore Charles Stern e dallo studio di design Unfold. L’obiettivo era ambizioso: risolvere i problemi di compatibilità tra materiali con temperature di fusione molto diverse, come la terracotta e il vetro.
La soluzione architettata dal variegato gruppo di lavoro non è tardata ad arrivare e si è ispirata alle possibilità offerte dalla stampa 3D. La concretezza dell’argilla e la fragilità del vetro soffiato possono coesistere in un unico oggetto, cosa mai riuscita prima perché le due materie hanno comportamenti differenti quando sottoposte alla lavorazione a caldo: basta “stampare” tridimensionalmente la porzione di manufatto in terracotta, ogni volta secondo un modello adattato alle reazioni che si prevede avranno i materiali. In questo modo la tradizione artigianale del “pezzo unico” e la reiterazione del processo produttivo – tipica dell’innovazione tecnologica e industriale – godono l’una dei benefici dell’altra.
L’ulteriore evoluzione del Transaction Project è l’opportunità di ricorrere allo stesso metodo per materiali differenti, suggerendo all’artigianato nuovi escamotage per risolvere problemi fino ad oggi insormontabili. Il processo ideato da Keep, Stern e Unfold può infine essere utilizzato da chiunque disponga di tecnologia 3D, facendo evolvere il tradizionale concetto di comunità artigiana.