Lo storico Museo Correr veneziano cede una delle proprie sale all’intenso progetto dell’artista americana. Una tecnica pittorica minuziosa al servizio della feroce attualità.
L’apertura al contemporaneo prende sempre più piede nell’ambito dei Musei Civici veneziani. Da giovedì 7 maggio, e fino al 22 novembre, la Sala delle Quattro Porte, nel cuore del prestigioso Museo Correr, ospiterà War Paintings, la complessa serie pittorica di Jenny Holzer. Evento collaterale della 56. Biennale d’Arte, la mostra è curata da Thomas Kellein, con la supervisione scientifica di Gabriella Belli, alla guida della Fondazione museale cittadina.
Venti quadri serigrafati, dipinti a olio su lino, sono il risultato di una ricerca intrapresa dall’artista americana a partire dal 2001. Il punto di partenza è rappresentato da un’incredibile quantità di documenti top secret, appartenuti agli Stati Uniti e poi desecratati al termine di una lunga censura, riguardanti le operazioni militari in Afghanistan e Iraq successive alla tragedia dell’11 settembre 2001.
I file, scelti dalla Holzer e tradotti in pittura, sono appunti, mappe, registrazioni di interrogatori, referti di autopsie e scritti autografi dei detenuti, che trovano nel linguaggio artistico un nuovo canale espressivo. La precisa tecnica della serigrafia e della pittura a olio su lino, accostata al feroce contenuto dei messaggi riportati sulla tela, genera un effetto straniante ma efficace, invitando a una riflessione su eventi bellici reali, che non possono essere dimenticati.
Jenny Holzer conferma il proprio approccio lucido e disarmante alla realtà, attestato da una lunga carriera iniziata negli anni Settanta. Amante della parola scritta e di strumenti visivi d’impatto, come neon e led, stavolta l’artista si affida alla tecnica pittorica, più tradizionale ma dall’effetto assicurato.