Per la prima volta in Italia, alla Leica Galerie di Milano è esposta una collezione unica di scatti del fotogiornalista americano, che documentò la vibrante scena punk californiana degli anni Settanta e Ottanta.
Leica Camera Italia inaugura nel suo spazio milanese la prima personale italiana del fotoreporter statunitense di fama internazionale Stanley Greene, dal 2007 fondatore e membro dell’agenzia fotografica NOOR.
Sino al 28 giugno, The Western Front presenta una selezione di 27 scatti dell’omonimo lavoro realizzato dal fotografo per documentare la scena punk e il fermento musicale nella San Francisco degli anni Settanta e Ottanta.
Sono gli inizi della carriera di Greene nel mondo della fotografia: in quegli anni, il suo obiettivo comincia a essere ricercato da musicisti e band, e i suoi scatti ad essere richiesti dai magazine più in voga al tempo.
Nel 1989, la sua fotografia Kisses to All, Berlin Wall diventa simbolo indiscusso della caduta del Muro di Berlino. Qualche anno dopo, nel 1994, lascia il segno con un intenso reportage dedicato alla guerra in Cecenia, diventato poi un celebre libro, Open Wound. Nel corso della sua carriera, Stanley Greene ha documentato diversi conflitti mondiali, tra Georgia, Iraq, Somalia, Kashmir, Libano e Ruanda.
Realizzata in collaborazione con aBcM – agenzia milanese che da anni sviluppa e produce progetti speciali dedicati alla fotografia d’autore – la mostra alla Leica Galerie Milano è un’occasione per scoprire il lavoro dell’artista newyorkese – vincitore del prestigioso Eugene Smith Humanistic Grant e, nel 2011, del premio del Getty Award for Editorial Images.
E per vivere, attraverso i suoi scatti in bianco e nero, l’energia e il fermento della scena musicale californiana. In tutta la sua vividezza, anche a distanza di quarant’anni.