Oltre un secolo fa nasceva uno dei più famosi protagonisti della pittura ottocentesca dopo l'Impressionismo. Attratto dalla magia del colore e delle forme naturali, la vita di Paul Gauguin è stata un’intensa avventura.
Il 1848 fu l’anno in cui nacque Paul Gauguin, instancabile innovatore della pittura. Originario di Parigi ma cittadino del mondo, il suo incontro con l’arte fu dominato da una febbrile ricerca di sempre nuovi stimoli che lo accompagnerà durante tutta la sua carriera.
L’incontro con lo stile impressionista, allora dominante nel contesto parigino, si risolse in una parentesi piuttosto breve: lontano dal proprio modo di intendere il colore, Gauguin gli preferì una maniera pittorica basata su grandi e piatte campiture cromatiche, delimitate da linee nette e marcate. È il cosiddetto periodo bretone, trascorso a Pont-Aven con i colleghi Bernard e Anquetin, sancendo la svolta verso il cloissonisme o sintetismo.
L’incessante ricerca sul colore e la passione per il mondo naturale orientarono i suoi viaggi da una parte all’altra del mondo, sul finire dell’Ottocento. Dopo una traversata durata più di due mesi, Gauguin giunse finalmente a Tahiti: fu in quei territori incontaminati che la sua pittura raggiunse il tripudio cromatico che tanto lo rese celebre. Nonostante i ritorni forzati in Francia a causa delle ristrettezza economiche, il pittore riuscì a stabilirsi più o meno definitivamente in Polinesia, dove morì nel 1903.