Dopo Washington, anche Firenze dedica una grande retrospettiva al pittore Piero di Cosimo, sinora trascurato dalla storia dell'arte rispetto ai suoi contemporanei. Agli Uffizi, sino al 27 settembre.
Dopo la mostra monografica dedicata al pittore olandese Gherardo delle Notti, la Galleria degli Uffizi ospita, fino al 27 settembre, Piero di Cosimo – Pittore eccentrico fra Rinascimento e Maniera.
La mostra è il risultato di una collaborazione senza precedenti tra il museo fiorentino e la National Gallery di Washington. Dall’intesa tra le due istituzioni, sono nati in realtà due progetti espostivi, distinti ma entrambi pensati per mettere finalmente in luce Piero di Cosimo, “pittore del Rinascimento fiorentino originale, fantasioso, straordinario narratore di favole”, a lungo rimasto in secondo piano rispetto ai suoi contemporanei.
Così, dal 1 febbraio al 3 maggio scorso, a Washington si è svolta la mostra Piero di Cosimo: The Poetry of Painting in Renaissance Florence, con l’esposizione di una selezione di 44 opere.
Il 23 giugno ha invece inaugurato la mostra fiorentina, più ampia e articolata della rassegna statunitense, con cui condivide solo 30 dei pezzi esposti. Negli Uffizi sono infatti un centinaio le opere in mostra – provenienti sia dai musei del polo fiorentino sia da prestigiose istituzioni culturali internazionali – tra cui alcuni rarissimi disegni dell’artista toscano e il capolavoro Morte di una ninfa, prestato dalla National Gallery di Londra.
Con la curatela di Serena Padovani, direttrice della Galleria Palatina di Firenze, la versione italiana dell’esposizione delinea il percorso artistico di Piero di Cosimo, a partire dalla formazione nella bottega di Cosimo Rosselli sino agli esiti più alti della sua produzione artistica, anche attraverso un confronto diretto con l’arte di Leonardo da Vinci e dei pittori fiamminghi.