La stagione espositiva autunnale si aprirà negli Stati Uniti con una grande mostra intitolata al maestro umbro Alberto Burri. Per celebrare uno dei protagonisti della scena artistica del Novecento, proprio in occasione del centenario della sua nascita.
Manca ancora qualche mese all’inaugurazione di Alberto Burri: The Trauma of Painting al Solomon R. Guggenheim Museum di New York, eppure la grande mostra fa già parlare di sé. Pur aprendo i battenti il 9 ottobre prossimo, la retrospettiva è già stata programmata con largo anticipo e presentata anche in Italia; si tratta infatti della prima esposizione statunitense dedicata ad Alberto Burri negli ultimi 35 anni e la più completa in assoluto.
Con oltre 100 opere, la rassegna offrirà al pubblico un’ampia e dettagliata visuale su uno dei più noti artisti italiani, vissuto a più riprese in terra americana. Emblema del panorama creativo che si venne a formare nel secondo dopoguerra, Burri improntò il suo stile a un’originalità capace di distinguerlo sia dall’Espressionismo astratto statunitense, sia dallo stesso Informale che ne rappresentava il contraltare in Europa.
Prese le distanze dalla superficie pittorica tradizionale, l’artista originario di Città di Castello iniziò a intervenire sulla tela con azioni che ne rimodellavano l’aspetto, trasformandola in un mezzo di passaggio – e dialogo – tra artista e pubblico.
Sacchi di juta cuciti, combustioni e plastiche industriali fuse colmano il divario tra collage e assemblaggio, alludendo in maniera astratta alla figura umana e alle lacerazioni della materia.
L’esposizione raccoglie le serie di dipinti-oggetti meno note al pubblico statunitense, facendo emergere il percorso artistico di Burri nella sua interezza. L’ipnotica rampa a spirale del Museo Guggenheim accoglierà, fra gli altri, i Catrami, le Muffe, i Gobbi, ma anche i Legni, i Ferri, i Cretti e le Combustioni Plastiche, affiancati ai famosi Sacchi. Disposti in ordine cronologico e tematico, i lavori del maestro umbro attingono anche al patrimonio della Fondazione Burri, da lui istituita nella sua città d’origine.
[Immagine in apertura: Alberto Burri, Grande bianco plastica, 1964, 191.8 x 292.1 cm,
Glenstone © 2014 Artists Rights Society (ARS), New York/SIAE, Roma. Foto: Tim Nighswander/IMAGING4ART]