Cinque artisti italiani. Da esportazione

13 Giugno 2015

Calzolari, Senza altri che i miei, cm103x3.5, 1968

Fino al 31 luglio, lo spazio espositivo milanese Ca’ di Fra’ dedica una mostra inusuale ad alcuni protagonisti della scena artistica contemporanea. Nazionali da Exportazione è il titolo della rassegna che prende ironicamente a pretesto Expo per celebrare cinque grandi nomi italiani “esportati nel mondo”, ritratti al di là della loro stessa fama.

I lavori di Vincenzo Agnetti, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Mimmo Paladino, Gianni Piacentino sono allestiti con l’intento di assecondare e suscitare gli spontanei interrogativi del pubblico, senza chiavi interpretative offerte a priori.
L’obiettivo dell’esposizione è lasciar parlare le opere, mettendo a tacere la lunga letteratura critica venutasi a creare attorno ad artisti ormai storicizzati.

Le etichette di Arte Povera, Arte Concettuale e Transavanguardia, spesso assegnate ai cinque protagonisti, cedono il passo alla loro creatività, testimoniata da lavori di grande impatto – come Le parole che uccidono di Boetti o Senza altri che i miei di Calzolari del 1968, nell’immagine in apertura- che ritrovano tutta la loro libertà espressiva.