A Vichy è pronta la terza edizione di Portrait(s), il festival di fotografia che presenta i grandi classici assieme alle ultime tendenze, sempre concentrandosi sul genere del ritratto.
È soltanto al terzo anno, ma Portrait(s) è già considerato uno dei festival di fotografia più importanti d’Europa. Dal 12 giugno al 6 settembre, nella cittadina francese di Vichy si svolgerà la terza edizione della rassegna interamente dedicata al genere del ritratto fotografico, dal classico formato documentaristico alle sue versioni più concettuali e sperimentali.
I luoghi di questa edizione di Portrait(s) sono le gallerie del Centre Culturel Valery-Larbaud, nel cuore della città di fronte alla Chiesa di Saint-Louis, e la passeggiata sul Lago di Allier. Quest’anno la mostra internazionale accoglie le opere di 20 artisti, tra emergenti ed affermati, tra i quali spiccano Elliott Erwitt, Martin Schoeller e Kourtney Roy.
Sulla passeggiata che costeggia la riva del lago, il pubblico potrà apprezzare en plein air 60 ritratti realizzati dagli anni Quaranta ad oggi dal fotografo americano Elliott Erwitt, membro storico dell’autorevole Magnum Photos. Ironici e curiosi, i suoi scatti raccontano la commedia dell’umanità con empatia e sincerità. È suo per esempio il ritratto di Marylin Monroe qui sopra, fotografata nel 1960 sul set de Gli Spostati.
Nelle gallerie del Centre Culturel, invece, non passano inosservati i close-up di Martin Schoeller che, nella serie Identical, ha immortalato coppie di gemelli, interrogandosi su che cos’è l’identità e che cosa differenzia un individuo dall’altro.
Tra le nuove promesse, si distingue Kourtney Roy, giovane fotografa canadese – ora trapiantata a Parigi – con la sua serie di autoritratti (di cui un esempio è l’immagine in apertura) nei quali gioca a interpretare ruoli femminili stereotipati, dalla pin-up alla hostess, fino alla donna di facili costumi, combinando autoironia, critica alle ipocrisie della società contemporanea e glamour da fotografia di moda.