Oltre 100 appuntamenti per parlare di architettura e della sua capacità di esplorare e superare le barriere, che siano fisiche o intangibili. A Torino, via alla quinta edizione del festival Architettura in Città.
Dal 30 giugno al 4 luglio, torna a Torino il festival Architettura in Città. Anche per quest’anno la Fondazione OAT e l’Ordine degli Architetti hanno programmato tutta una serie di eventi diffusi nel capoluogo piemontese, per parlare di architettura, di città e cura del territorio a un pubblico non necessariamente specialistico.
Il festival si svolgerà in diversi luoghi urbani, ma avrà come sede centrale un edificio del centro, l’ex Borsa Valori di Torino, progettato da Roberto Gabetti, Aimaro Oreglia d’Isola e Giorgio Raineri, realizzato tra il 1952 e il 1956 e rimasto inutilizzato dalla fine degli anni Novanta per le operazioni di bonifica dall’amianto. “Torniamo in centro (dopo due edizioni con collocazioni più periferiche) per essere in un luogo di passaggio, dove possiamo intercettare un pubblico ampio, non solo di addetti ai lavori”, ha dichiarato il presidente della Fondazione.
Per questa quinta edizione, sono in calendario oltre 100 appuntamenti, tra incontri e conferenze, mostre, installazioni, itinerari e visite, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, presentazioni di libri e laboratori. Ogni evento graviterà attorno al tema degli “sconfinamenti”, intesi come l’esplorazione e il superamento dell’architettura di confini e barriere, nella città e nella società odierna: limiti che possono essere fisici ma anche simbolici, economici, sociali, religiosi e amministrativi.
[Immagine in apertura: il Museo Cantonale delle Belle Arti di Losanna © Estudio Barozzi Veiga.
Il 2 luglio Fabrizio Barozzi, recentemente insignito del premio Mies van der Rohe, e Giovanna Amadasi, responsabile delle strategie culturali e delle relazioni di HangarBicocca, parleranno presso l’ex Borsa Valori di Sconfinamenti culturali.]