Il film culto, in origine interpretato dalla star Prince, ha ispirato la realizzazione del primo lungometraggio in lingua tuareg. Protagonisti, la musica e un sogno da realizzare.
A 31 anni di distanza dal leggendario Purple Rain – pellicola che vanta nel cast l’icona del rock Prince, anche autore della colonna sonora – un coraggioso etnomusicologo, Christopher Kirkley, è riuscito nell’impresa di realizzare il primo film in lingua tuareg: dal titolo Akounak Tedalat Taha Tazoughai, l’opera è appunto parzialmente ispirata allo storico lungometraggio degli anni Ottanta.
La frase che intitola il film è un giro di parole per indicare il colore viola – termine inesistente nella lingua del popolo Berbero – e dimostra l’interesse di Kirkley nel diffondere il ricco patrimonio musicale del Sahel. La regione africana semi-desertica tra il Senegal e l’Eritrea è infatti la patria dell’ishumar, un genere chitarristico vicino al blues, caratterizzato da forti risvolti politici.
Girato in otto giorni nella città nigeriana di Agadez, il film prende quindi spunto da Purple Rain per sviluppare una storia autonoma.
L’interprete principale è un talentuoso musicista e compositore autodidatta, Mdou Moctar, che ha prestato il volto al protagonista della vicenda: un chitarrista, enigmatico e vestito di viola, in cerca della fama a bordo della sua motocicletta.