Dalla caduta del Muro di Berlino all’attacco al World Trade Center, in Italia fu un periodo di grande fermento artistico. Il Museo Ettore Fico di Torino ripercorre la scena artistica del tempo in una mostra. Sino al 18 ottobre.
Il 9 novembre 1989 segna la caduta del Muro di Berlino. L’11 settembre 2001 il pianeta intero è scosso dal crollo delle Torri gemelle di New York. Nell’intervallo di tempo tra questi due eventi epocali, il mondo cambia, un nuovo millennio fa capolino nella storia dell’umanità, l’economia vira verso la globalizzazione, i confini e le distanze tra culture lontane si accorciano.
Al Museo Ettore Fico di Torino, sino al 18 ottobre, una mostra ripercorre da una prospettiva italiana quel periodo compreso tra il 1989 e il 2001, attraverso una ricognizione della scena artistica del tempo, dei temi, dei linguaggi e degli artisti che si fecero interpreti della nuova era e delle trasformazioni culturali, sociali e politiche che intervennero in quegli anni.
Con un titolo che cita una canzone del 1999 del gruppo torinese Subsonica, Liberi tutti! Arte e società in Italia. 1989 – 2001 mostra oltre un decennio di grande fermento di una generazione di artisti – nati prevalentemente negli anni Sessanta – che sperimentarono nello stile, nella forma e nei contenuti. Tra pittura, installazione, scultura e fotografia, l’esposizione presenta 80 opere – oltre ad una rassegna video – di 63 artisti che, da Mariò Airò a Maurizio Cattelan, da Nord a Sud, dal centro alla periferia, contribuirono a quella fase di vitalità culturale e di “leggerezza pensosa.”
L’esposizione è curata da Luca Beatrice e Cristiana Perella che, nel pieno degli anni Novanta, scrissero due testi di critica d’arte – Nuova Scena e Nuova Arte Italiana – per orientarsi nel panorama artistico che si andava delineando in Italia proprio in quegli anni.