A settembre, aprirà a Modena un nuovo centro per l’arte e la cultura, nell’ex Manifattura Tabacchi della città. Inaugurerà con una mostra di opere in prestito da collezionisti illustri, tra i quali figura lo chef Massimo Bottura.
Con l’acronimo Mata e il logo di una ciminiera stilizzata, la Manifattura Tabacchi di Modena si propone da settembre come nuovo spazio culturale e centro per le arti, con una gestione affidata all’Assessorato alla Cultura.
Il complesso nasceva nel 1513 come monastero, ma nel corso dei secoli divenne ospedale, magazzino e infine fabbrica di tabacco, con più di 1500 dipendenti negli anni Venti. Rimasto in produzione sino al 2002, l’ex complesso industriale è stato riqualificato a partire da gennaio 2011 e restituito alla città, ridefinendo un nuovo scenario urbano e risanando un vuoto che si era venuto a definire tra il centro storico, la stazione ferroviaria e la zona nord di Modena.
Il banco di prova del nuovo spazio espositivo sarà la mostra Il manichino della storia: l’arte dopo le costruzioni della critica e della cultura. Curata da Richard Milazzo, l’esposizione presenterà 90 opere datate tra gli anni Ottanta e oggi, in parte provenienti da collezioni private del territorio. Tra i collezionisti e i mecenati locali che hanno accettato di mettere a disposizione gratuitamente le opere in loro possesso, figurano il gallerista Emilio Mazzoli e lo chef stellato Massimo Bottura.
[Immagine in apertura: Nan Goldin, Self-Portrait in the Mirror, The Lodge, Belmont, MA, 1988. Cibachrome, 69,5 x 101,5 cm. Fondazione MUSEION. Museo di arte moderna e contemporanea Bolzano, Collezione Enea Righi. Photo © Antonio Maniscalco]