La stagione espositiva autunnale si aprirà in Spagna con una grande retrospettiva dedicata ad uno dei maestri più anticonformisti della pittura a cavallo tra Ottocento e Novecento: il norvegese Edvard Munch.
Dalle fredde terre norvegesi d’origine alla calda contemporaneità iberica, il mito di Edvard Munch attraverserà l’Europa da nord a sud per raggiungere la capitale spagnola in occasione della grande rassegna che il Museo Thyssen-Bornemisza è prossima a inaugurare, a partire dal prossimo 6 ottobre.
Edvard Munch. Archetipi porterà l’artista nato nel 1873 a Løten, in Norvegia, a calcare le scene di una delle istituzioni museali più prestigiose al mondo. Dopo più di trent’anni dall’ultima mostra a lui dedicata in terra madrilena, l’arte di Munch torna a stupire con un’incredibile selezione di opere che ne testimoniano l’innovativa creatività. Fino al 17 gennaio 2016, le sale del museo faranno da sfondo a più di 80 opere – fra dipinti a olio, disegni e incisioni – tratte dalla lunga carriera dell’artista.
Nata in collaborazione con il Munch Museet di Oslo, l’esposizione attingerà buona parte dei capolavori presentati al pubblico proprio dallo straordinario patrimonio del museo norvegese. Senza seguire criteri strettamente cronologici, la rassegna metterà in luce una serie di temi ricorrenti nella poetica di Munch, ponendo al centro il suo approccio alla figura umana, rappresentata in contesti differenti: dalla foresta allo studio del pittore, dall’ambiente notturno a quello marino.
A conferma dell’innovativa plasticità sperimentata da Munch nella resa dei suoi soggetti, la mostra si concentrerà sul rapporto tra le linee piatte e quelle più sinuose, sull’uso di colori simbolici e sulla deformazione quasi espressionista dei corpi in relazione alle tecniche utilizzate.
Un tentativo – che si preannuncia ben riuscito – di sottolineare l’ineguagliabile capacità di Munch nel conferire una dimensione psichica pressoché universale alle sue figure.
[Immagine in apertura: Edvard Munch, Vampiro nella foresta, dettaglio, 1916-1918.
Munch-museet, Oslo]