L’Abbazia di Jumièges è un magnifico esempio di architettura normanna immerso in un parco naturale. Quale luogo migliore per ospitare una mostra di fotografie di paesaggi di Henri Cartier-Bresson e una manifestazione di Land Art?
L’Abbazia di Jumièges nell’Alta Normandia vale da sola una visita. Nonostante il crollo della copertura della navata centrale, quel che resta dell’imponente architettura normanna risalente all’XI secolo, assieme alla facciata incorniciata da due alti torrioni, merita una sosta nel Parco regionale di Brotonne, nel nord della Francia, a un passo dalla Senna.
Dallo scorso 13 giugno, c’è una ragione in più per fare tappa nell’Abbazia: sino al 20 settembre, sarà visitabile la mostra Paysages. Henry Cartier-Bresson con un centinaio di fotografie di paesaggi, scelte dallo stesso autore e da lui scattate tra gli anni Trenta e Novanta, tra Europa, America e Asia. La mostra si completa della proiezione di due film – uno del 1994 e l’altro del 2005 – di approfondimento sulla figura del fotografo.
Presentata in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson e l’agenzia Magnum Photos, la mostra ha esordito in Giappone tra il 1999 e il 2000; in Francia era già stata allestita nel 2002 nella cittadina di Troyes e, dopo Jumièges, riprenderà il suo viaggio verso la Germania e la Corea.
Nel 2016, archiviata l’esposizione dedicata al famoso pioniere del fotogiornalismo, l’Abbazia di Jumièges presenterà la seconda edizione della manifestazione di Land Art Jumièges – À Ciel Ouvert, inaugurata nel 2013. In attesa dell’evento, lo scorso maggio l’artista francese Mireille Fulpius ha realizzato un’installazione ambientale intitolata Les Quatre Sorel, omaggio alle quattro figlie dell’amante del re di Francia Carlo VII, Agnes Sorel, il cui cuore si dice sia seppellito proprio tra le mura dell’Abbazia.