Il 18esimo premio indetto dalla storica istituzione di Polignano a Mare va al collettivo di artisti russi AES+F. In palio un’ambita mostra presso la Fondazione Pino Pascali, che ne metterà in luce lo straordinario talento.
Manca poco più di un mese all’inaugurazione della rassegna espositiva intitolata al collettivo russo AES+F, vincitore della diciottesima edizione del Premio Pino Pascali. Sabato 19 settembre aprirà i battenti la mostra con protagonisti i membri del gruppo artistico che si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento – gli architetti Tatiana Arzamasova e Lev Evzovich, il designer multidisciplinare Evgeny Svyatsky e il fotografo di moda Vladimir Fridkes.
Fondati nel 1987 e presenti in tutto il mondo con mostre ed eventi, gli AES+F sono stati selezionati da una giuria composta per l’occasione da Rosalba Branà – direttrice della Fondazione Pino Pascali – e dai critici d’arte Christian Caliandro e Antonio Geusa. La loro poetica – basata su una contaminazione di linguaggi fotografici, video e digitali capace di creare effetti iper-realistici di grande impatto – è stata valutata innovativa e contemporanea, in linea con i dettami del premio.
Oltre a 12 fotografie tratte dalle produzioni più note, il Museo Pino Pascali ospiterà – fino al 24 gennaio 2016 – il video Allegoria Sacra, presentato durante la Biennale di Venezia tuttora in corso. Il film-opera è ispirato al dipinto del pittore rinascimentale Giovanni Bellini, considerato rappresentazione di un ideale percorso di purificazione delle anime identificabile con il passaggio dal Purgatorio al Paradiso.
Affascinati da questa iconografia, gli AES+F l’hanno tradotta nel linguaggio visivo a loro più affine, quello dell’immagine quasi patinata e glamour, dove ogni personaggio resta però rinchiuso in un’individualità ostinata. In occasione del Premio, la rinnovata Fondazione Pino Pascali presenterà anche una ricognizione storica sui riconoscimenti assegnati dal 1997 ad oggi; in mostra, alcuni degli artisti premiati, fra i quali Fabrizio Plessi, Jan Fabre, Studio Azzurro e Adrian Paci.