Sulle Dolomiti, ha inaugurato il sesto e ultimo MMM Messner Mountain Museum, il museo della montagna voluto dall’alpinista Reinhold Messner. La sede è stata progettata dall’archistar britannica Zaha Hadid.
Reinhold Messner fu tra i pionieri della scalata del Monte Everest, senza riserve di ossigeno, e il primo ad arrampicarsi su tutte le 14 montagne del mondo che superano gli 8mila metri di altezza. Oltre che dell’alta quota, l’avventuroso alpinista sudtirolese è anche un’amante dell’arte; proprio dall’unione delle sue passioni è nato il MMM – Messner Mountain Museum.
Il museo della montagna che porta il nome di Messner non ha un’unica collocazione, ma si articola in diverse postazioni, tra Alto Adige e Cadore. Lo scorso 23 luglio, il museo ha inaugurato la sesta e ultima sede a Plan de Corones, a 2.275 metri di altezza, tra Brunico e la Val Badia.
Stavolta l’architettura è stata firmata da Zaha Hadid, come si desume dalle forme organiche in cemento che fuoriescono dalla parete rocciosa, sprofondando nella montagna in tre tunnel che terminano in altrettante terrazze con vista sulle Dolomiti e sulle cime del versante austriaco.
Nel museo appena inaugurato sono state esposte le opere dedicate alla montagna e alla disciplina dell’alpinismo tradizionale provenienti dalla collezione privata dello scalatore, tra cui si distinguono i dipinti di Thomas Ender e le installazioni contemporanee di Stephan Huber. È lo stesso Reinhold Messner che di volta in volta indossa i panni del curatore e sceglie opere e allestimento.
Ogni sede del museo ha il suo tema, oltre che la sua particolare architettura: ad esempio, la sede di Castel Juval è opera del tedesco Robert Danz ed è dedicata alla montagna come mito; il ghiaccio e la roccia sono invece i temi rispettivamente dell’MMM Ortles progettato da Arnold Gapp e dell’MMM Dolomites sul Monte Rite, firmato dagli architetti padovani Enzo Silviero e Paolo Faccio.