18 anni di Premio Pino Pascali

19 Settembre 2015

Allegoria Sacra, Still 1-02,  AES+F, 2011, still from 1-ch video, c-print on Fine Barita paper, 32x57 cm © AES+F Courtesy Triumph Gallery, Moscow

Con lavori a cavallo tra fotografia, video e manipolazione digitale, il collettivo russo AES+F è stato giudicato dalla commissione del Premio Pascali come un caso di innovazione fondamentale dei linguaggi artistici contemporanei, che sfruttano nel loro pieno potenziale emotivo e iper-realistico.
12 fotografie e un video – Allegoria Sacra – realizzati dagli AES+F saranno in mostra da domani a Polignano a Mare, presso il Museo Pino Pascali la cui Fondazione ha premiato quest’anno il gruppo di artisti russi con l’omonimo riconoscimento.

Ispirato a un dipinto del pittore veneto Giovanni Bellini, il video di 40 minuti prodotto da AES+F è il terzo di una trilogia dedicata a Inferno, Paradiso e Purgatorio.
In quest’ultima opera, per rappresentare lo stato d’attesa delle anime penitenti, gli artisti hanno utilizzato l’immagine di un aeroporto internazionale: il luogo contemporaneo del transito, incrocio di destini diversi e storie destinate a proseguire autonomamente, ma che per un attimo vengono accomunate dal desiderio condiviso di “passare” da un mondo a un altro.

Oltre a questo lavoro spiccatamente concettuale degli AES+F, e alle loro fotografie altrettanto ambigue e stratificate, la Fondazione coglie l’opportunità di associare al lavoro dei nuovi vincitori quello degli artisti già premiati nelle precedenti edizioni del Premio.
A partire dal 1997 – anno in cui l’iniziativa è stata ripristinata per volere della direttrice del Museo Pino Pascali, Rosalba Branà – il premio è stato conferito a Fabrizio Plessi (2014), MatCollishaw (2013), Nathalie Djurberg (2012), Bertozzi e Casoni (2011), Jake & Dino’s Chapman (2010), Jan Fabre (2008), Adrian Paci (2007), Lida Abdul (2006), Studio Azzurro (2005), Marco Giusti (2003), Giovanni Albanese (2002), Achille Bonito Oliva (1997).

[Immagine in apertura: AES+F, Allegoria Sacra, Still 1-02, 2011, still da 1-ch video, c-print su carta Fine Barita, 32×57 cm © AES+F. Courtesy Triumph Gallery, Mosa]