Il 10 settembre inaugura la mostra 'À bout de soufflé' alla Cortesi Gallery di Lugano. Un viaggio nelle sperimentazioni artistiche del secondo dopoguerra. Tra Italia, Germania, Olanda e Svizzera.
A Lugano, nella sede svizzera della Cortesi Gallery, il 10 settembre inaugura À bout de souffle. Ispirandosi al ritmo incalzante del trailer del film scritto e diretto nel 1960 da Jean-Luc Godard, la mostra ruba il titolo originale a Fino all’ultimo respiro, che segnò la nascita del movimento cinematografico francese della Nouvelle Vague.
La mostra riunisce artisti e opere della seconda metà del Novecento europeo, in particolare del ventennio compreso tra gli anni Sessanta e Ottanta: è “un viaggio senza direzioni ma con molteplici possibilità, un succedersi di vedute e visioni”, una serie di traiettorie attraverso le sperimentazioni artistiche di quegli anni.
Alle opere degli italiani Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Dadamaino, Lucio Fontana e Giulio Paolini saranno affiancati lavori del pittore belga Walter Leblanc, dei tedeschi Günther Uecker, Otto Piene, Henk Peeters, Heinz Mack e dell’artista olandese Herman de Vries, attualmente in mostra nel Padiglione Olanda alla 56. Biennale d’Arte di Venezia.
[Immagine in apertura: Alighiero Boetti, Aerei, 1983, 98 × 208 cm, photo by Bruno Bani, courtesy Cortesi Gallery]