Nato il 21 settembre del 1960, l'enfant terrible dell'arte contemporanea compie oggi 55 anni: parliamo di Maurizio Cattelan, naturalmente. Artista italiano originario di Padova, già a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta Cattelan si fa notare per alcune "incursioni" in diversi ambiti della scena nazionale: acquistando spazi pubblicitari sulle riviste per improbabili campagne elettorali, oppure affittando il proprio spazio alla Biennale di Venezia a un'agenzia pubblicitaria. Il suo rifiuto delle convenzioni, in particolare quelle dell'art system, l'hanno portato negli anni a "esporre" un volenteroso gallerista appeso alla parete con del nastro adesivo, come ad allineare piccioni imbalsamati lungo le travi e i solai della prestigiosa Biennale di Venezia (in più di un'edizione). Fino a organizzare egli stesso una Biennale ai Caraibi, che però non ha seguito perché l'opera consiste in una vacanza pagata per gli artisti invitati. Tra azioni di dadaista memoria e sculture che mettono in crisi qualsiasi ideologia, Cattelan si è procurato ammiratori in tutto il mondo... e reazioni controverse in egual misura. Dimostrando, come minimo, che arte e creatività possono ancora suscitare accesi dibattiti, se affrontati con coraggio e spregiudicatezza.