Il 21 ottobre del 1959 si aprivano al pubblico le porte di un edificio destinato a fare la storia; con le sue forme continue, spiraliformi e armoniche, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York - ben presto divenuto "il Guggenheim" per eccellenza - rappresentava un modo assolutamente inedito di concepire il museo, da un punto di vista architettonico. Artefici della creazione di questo nuovo monumento, questo "tempio dello spirito" per la società contemporanea, due personalità che purtroppo non riusciranno a veder concretizzarsi il loro progetto: da una parte Solomon Guggenheim, l'avveduto collezionista che aveva dato vita all'omonima Fondazione per la promozione dell'arte contemporanea, era scomparso già dieci anni addietro; anche l'architetto Frank Lloyd Wright, a cui si deve l'invenzione della rampa a "spirale rovesciata" che permette un percorso espositivo continuo, come una passeggiata tra i capolavori della collezione, era deceduto appena sei mesi prima dell'inaugurazione di una delle sue più celebri opere.