Sino al 9 gennaio, alla Fondazione Plart di Napoli, una mostra presenta una serie di soluzioni abitative per migranti, homeless e rifugiati. Tra prototipi, disegni e proposte collettive.
La Fondazione Plart di Napoli ospita la mostra Plastic Village – Il limite imperfetto tra architettura e design. Curata dall’architetto Cherubino Gambardella e organizzata in collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee del Museo MADRE, l’esposizione si interroga sulle attuali politiche di accoglienza, presentando possibili soluzioni abitative per migranti, homeless e rifugiati.
Sino al 9 gennaio 2016, saranno esposti un alloggio-prototipo (nell’immagine in apertura), 24 disegni realizzati con la tecnica del collage e soluzioni abitative ideate durante il workshop per le città di Washington, Beirut, Mosca e Napoli, che si è tenuto presso la Fondazione a metà novembre, con alcuni studenti della facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli.
“Plastic Village è una mostra gioiosa – spiega Maria Pia Incutti, presidente di Plart – che crea armonia e integrazione e il suo messaggio arriva immediatamente al visitatore. La Fondazione Plart ha trovato in Cherubino Gambardella una mente affine al proprio profilo istituzionale nell’affrontare questo tema: la visione utopica della creazione di un nuovo tessuto urbano”.