Ritratto di una musa veneziana e altre storie al femminile

21 Dicembre 2015


Esiste un palazzo, nel cuore di Venezia, capace di ammaliare lo sguardo grazie ad una collezione artistica senza eguali, appartenuta al suo ultimo proprietario, il famoso pittore e maestro dei tessuti Mariano Fortuny Madrazo. Qui, insieme alla moglie Henriette, fondò il celebre laboratorio manifatturiero famoso in tutto il mondo.

Oggi lo splendido Palazzo Fortuny rientra nel circuito dei Musei Civici Veneziani e, oltre a custodire la preziosa collezione, fa da sfondo a eccezionali mostre temporanee, aprendo l’universo della moda e dei tessuti alla varietà delle forme artistiche, dalla pittura alla fotografia passando per le installazioni. Fino al 13 maro 2016, Inverno a Palazzo Fortuny porterà tra i labirintici piani della dimora-museo quattro eventi espositivi indipendenti, ma attraversati da un tenace fil rouge: la creatività al femminile.

La “padrona di casa” Henriette Fortuny è protagonista di Ritratto di una musa, la densa raccolta fotografica e tessile, tratta per lo più dall’archivio di casa Fortuny, che ripercorre le emozionanti vicende di una donna raffinata, capace di contribuire in maniera determinante al successo del laboratorio di famiglia. Alla sua storia si affiancano quella di un’eccezionale triade di donne, tutte legate al contesto veneziano e all’impresa tessile dei Fortuny.

La pittrice Ida Barbarigo, nata in Laguna nel 1925, riempie il piano terra del Palazzo con i cicli pittorici Erme e Saturni, sorprendenti capolavori tra ritratto e astrazione. Anche Romaine Brooks, vicina alla cerchia della Belle Epoque veneziana, mette in scena la sua pittura che va a comporre la raccolta di dipinti, disegni e fotografie allestita al piano nobile. Gli scatti di Sarah Moon chiudono il percorso espositivo con un Omaggio a Mariano Fortuny, grazie alle celebri stampe a getto d’inchiostro, che ritraggono le pieghe delle preziose stoffe e l’architettura stessa del palazzo.

[Immagine in apertura: Romaine Brooks, La Venere triste, 1917, olio su tela, cm 167,3 x 257,8, Musées de Poitiers]