Neutrale per antonomasia, il paese elvetico è in realtà dotato di una fitta rete di bunker, che da qualche tempo vivono un’originale rinascita, trasformandosi in musei, hotel e aziende.
La notizia ha dell’incredibile: un paese da sempre non belligerante come la Svizzera nasconde nel sottosuolo una studiatissima serie di bunker, costruiti nel corso del tempo per rispondere alla minaccia di eventuali attacchi militari.
Come riportato da Repubblica in un interessante approfondimento, la costruzione di bunker e rifugi sotterranei raggiunse l’apice durante la Seconda Guerra Mondiale, complice anche l’infelice posizione geografica della Svizzera nello scenario del conflitto globale. In epoca più recente, quando le spese di gestione di una simile rete difensiva sono divenute insostenibili, la nazione elvetica ha intrapreso una campagna di riqualificazione dei bunker, che hanno finito per assumere nuove funzioni.
Ecco allora che, nei pressi del Gottardo, ad Airolo, un ex bunker è stato trasformato in un hotel, dotato di stanze rigorosamente underground, mentre la celebre piazzaforte di Furggels, costruita durante il secondo conflitto mondiale vicino a St. Margrethenberg, è oggi aperto al pubblico (nell’immagine in apertura, la bocca di un cannone che fuorisce da una casamatta della fortezza, fonte Wikipedia).
Tuttora le abitazioni svizzere sono dotate di rifugi costruiti per legge e capaci di ospitare i loro proprietari in caso di attacco militare o atomico, dimostrando che, nonostante il passare del tempo, la Storia non è poi così cambiata…