Tre eventi alla Fondazione Merz di Torino celebrano la Giornata della Memoria: oltre a un concerto e alla presentazione di un disco, è arrivato il momento della chiusura in grande stile per le due mostre in corso.
Musica, memoria storia e impegno civile sono le direttrici di un triplo evento che vedrà impegnata la Fondazione Merz di Torino su più fronti. Innanzitutto quello del ricordo del nostro più oscuro passato che, proprio nella Giornata della Memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto, sarà il tema di un concerto per pianoforte e violino sulle musiche di Stockhausen: un omaggio all’opera dell’artista francese Christian Boltanski e alla sua mostra Dopo, ancora visibile fino al 31 gennaio.
Prima dell’esibizione dei musicisti Alessandra e Massimiliano Génot, ci sarà la presentazione del loro CD intitolato al compositore ebreo Leone Sinigaglia.
Infine, il 31 gennaio, l’installazione Che cento fiori sboccino (foto in apertura) ideata da Alfredo Jaar – con chiara allusione alla campagna maoista del 1956 per promuovere la rivoluzione – verrà smembrata, attraverso una performance: “Per incoraggiare la partecipazione e il senso di responsabilità di tutti”, ha detto Jaar, “insieme alla Fondazione Merz abbiamo deciso di regalare i fiori ai visitatori nell’ultimo giorno di mostra. Con questo gesto, il lavoro si espanderà all’infinito”.