L’Australia apre le porte a un’affascinante mostra monografica in onore del famoso video-artista tedesco, che per l’occasione presenta la sua nuova opera, interpretata da un volto noto del cinema.
Lo storico legame tra cinema e arte non smette di rinnovarsi, trovando nell’epoca contemporanea fonti di ispirazione sempre nuove. Fino al 13 marzo 2016, l’Australian Centre for the Moving Image di Melbourne celebra un artista capace di declinare questi due linguaggi creativi in opere dal forte impatto visivo e concettuale.
In occasione della monografica dedicatagli dal polo culturale australiano, Julian Rosefeldt ha presentato al mondo la sua ultima opera filmica, Manifesto, in collaborazione con la talentuosa attrice Cate Blanchette.
Ispirato ai manifesti redatti dagli artisti per esprimere i propri intenti o fornire le linee guida del movimento cui appartenevano, il nuovo lavoro di Rosefeldt racchiude una profonda riflessione sul ruolo dell’artista nella controversa società di oggi.
Spetta all’eccezionale attrice australiana prestare il volto e la voce a tredici personaggi differenti, autori di manifesti rievocati attraverso una sequenza di strabilianti monologhi. Dal Futurismo a Fluxus, dalla poetica di André Breton a quella di Elaine Sturtevant e Jim Jarmusch, le grandi teorizzazioni della storia dell’arte confluiscono nell’opera di Rosefeldt, che ne fornisce un’interpretazione accattivante e quanto mai attuale.
[Immagine in apertura: Julian Rosefeldt, Manifesto (2015) © Julian Rosefeldt, image courtesy of the artist]