Una delle più importanti sedi espositive nella capitale ospita un’intensa rassegna dedicata alla rappresentazione della fisicità nell’arte contemporanea, attraverso una galleria di famosi “ritratti”.
Fino all’8 maggio 2016, il Macro di Roma regala al suo pubblico un viaggio nella cosiddetta “pittura di genere” attualizzata grazie agli strumenti della creatività contemporanea. Egosuperegoalterego. Volto e corpo contemporaneo dell’arte punta lo sguardo sulla resa artistica della fisicità, indagandone le varie forme di rappresentazione.
Dall’autoritratto all’identificazione con l’altro fino all’attualissimo selfie, l’artista ha sempre usato il proprio corpo e quello altrui come un efficace mezzo di indagine sulla realtà, letta in maniera soggettiva. La mostra romana riunisce opere di grandi personalità contemporanee – come Vito Acconci, Bruce Nauman, Urs Luthi e Gilbert&George, Claudio Abate, Mimmo Jodice, Luigi Ontani e Sten e Lex – che sfruttano tutte le potenzialità del ritratto: dall’auto-raffigurazione di sé all’immedesimazione con l’altro.
La ricerca di se stessi nel soggetto della propria opera è alla base del focus dedicato a due celebri protagonisti del Novecento – Alberto Moravia e Achille Bonito Oliva – ritratti da artisti del calibro di Renato Guttuso, Carlo Levi, Mario Schifano, Sandro Chia e Francesco Clemente.
In occasione della rassegna, il museo capitolino ha lanciato una campagna selfie mediante la quale il pubblico è stato invitato a postare il proprio autoscatto attraverso i social network, entrando così a far parte della mostra e confermando l’eccezionale attualità di un tema da sempre caro alle arti visive.
[Immagine in apertura: Giorgio de Chirico, Autoritratto nudo, particolare, 1945]