Arte diffusa, negli spazi dell’American Academy
Cinque mostre è il consueto appuntamento dell'Academy con gli artisti residenti e la loro controparte "esterna". Quest'anno, l'intera Accademia sarà terreno di confronto tra gli autori, chiamati a progettare lavori site-specific e sperimentare la loro relazione reciproca.
A partire da domani, martedì 9 febbraio, all’American Academy in Rome torna l’appuntamento con Cinque mostre, esposizione annuale cui partecipano Rome Prize Fellows, Italian Fellows e artisti invitati dall’istituzione.
Per quest’anno, la curatrice Ilaria Gianni ha concepito un percorso espositivo diffuso, che attraverso l’American Academy nella sua interezza. Il progetto curatoriale mette inoltre in relazione, con interventi site-specific, il lavoro di artisti residenti presso il prestigioso ente e di artisti italiani e internazionali non residenti, valorizzando l’aspetto multidisciplinare e laboratoriale dell’Accademia.
Intitolata Across the Board: Parts of a Whole, la mostra non presenterà quindi “regole fisse”, preferendo anzi costruire un discorso per “frammenti”. Impostazione che si rispecchia nella varietà di figure coinvolte – artisti, ricercatori, compositori, musicisti, architetti, scrittori: luoghi diversi offriranno agli autori lo spunto per creare il proprio universo di racconti e forme espressive sulla marginalità e la frammentazione, la traduzione e la trasformazione.
Elaborando fatti storici, oggetti, paesaggi, rappresentazioni politiche, finzioni ed apparati di segni e simboli, la mostra è orchestrata quindi come un viaggio in cui lo spettatore, protagonista del percorso, può incontrare scenari differenti nei quali osservare, imparare, interagire. Ugualmente, l’esposizione non mancherà di rilevare un immaginario comune, mettendo in campo elementi appartenenti ad una storia condivisa, indagando così la possibilità di affrontare il passato come fonte di ispirazione per nuovi approdi.