Il 22 febbraio del 1987, a New York, si spegneva l'autore contemporaneo che aveva maggiormente contribuito a rinnovare la percezione (e la stessa produzione) delle arti visive nella seconda metà del Novecento: Andy Warhol, ironico e dissacrante esponente della Pop Art nonché fondatore della leggendaria Factory, il più famoso studio di New York. Con una vena creativa capace di spaziare dalla pittura al cinema d'avanguardia, Warhol ha gettato le basi per la concezione dell'arte contemporanea come assolutamente immersa nel suo tempo, capace di ispirarsi alla merce esposta sugli scaffali dei supermercati come alle icone dell'immaginario collettivo, utilizzando senza alcun pregiudizio qualsiasi tecnica espressiva.
Andy Warhol a New York con la sua opera ‘Princess Of Iran’. (Photo by Graham Wood/Getty Images)
Andy Warhol davanti a uno dei lavori della serie Flowers, nel 1973 (Photo by Evening Standard/Getty Images)
Andy Warhol mostra uno dei suoi lavori a stampa (Photo by John Minihan/Getty Images)
Andy Warhol a Londra nel giugno del 1978, per l’annuncio della pubblicazione di un suo libro (Photo by Evening Standard/Getty Images)
Andy Warhol negli anni Ottanta (Photo by John Minihan/Evening Standard/Getty Images)
Andy Warhol e una serie di suoi dipinti, negli anni Ottanta (Photo by Susan Greenwood / Liaison Agency)
Andy Warhol
Andy Warhol (Photo by Evening Standard/Getty Images)
Andy Warhol e Geri Miller nel 1971 (Photo by Evening Standard/Getty Images)
Andy Warhol (Photo by Express Newspapers/Getty Images)
Andy Warhol a Londra nel febbraio del 1971, per promuovere il film Trash diretto da Paul Morrissey (Photo by Powell/Express/Getty Images)