È morto oggi a 57 anni, dopo una lunga malattia, il cantautore piemontese scoperto dalla Francia, che aveva lasciato il lavoro di ferroviere per dedicarsi alla musica e raccontare storie contadine e di uomini in cerca di riscatto, nel passato come oggi.
Gianmaria Testa è scomparso oggi all’età di appena 57 anni, sconfitto da un tumore. Musicista autodidatta cresciuto in una famiglia di agricoltori, era nato a Cavallermaggiore in provincia di Cuneo, ferroviere prima e capostazione poi.
Ha vinto due volte il festival di Recanati e ha pubblicato il suo primo disco, Mongolfières, in Francia nel 1995, fino a suonare all’Olympia, il più famoso teatro di Parigi.
E poi di successo in successo, fino all’ultimo disco del 2013 Men at work, registrato dal vivo durante alcuni suoi concerti.
Una carriera densa di incontri e collaborazioni, che lo hanno portato spesso in teatro, a mescolare le sue parole a quelle di altri musicisti, scrittori, artisti come Erri De Luca, Paolo Rossi, Gabriele Mirabassi, Giuseppe Battiston, Michele Serra.
Il 19 aprile uscirà per Giulio Einaudi Editore Da questa parte del mare, un libro nato dalle storie di coloro che avevano ispirato il disco omonimo del 2006, sui migranti di ieri e di oggi. Nello stesso giorno Egea Music pubblicherà il vinile di quel lavoro struggente e bellissimo.