Fino al 24 marzo, la Torre Velasca si racconta... in Velasca: nello spazio espositivo all'interno del grattacielo, la serie di lavori realizzati da Maurizio Orrico mette in evidenza i caratteri più innovativi e destabilizzanti dell'edificio, progettato ormai 50 anni fa dal leggendario Studio BBPR.
Non solo fotografie: è una serie di lavori complessa, quella ospitata fino al 24 marzo a Milano dallo Spazio Museo Torre Velasca. E non poteva esserci location più appropriata, per la mostra Urban Lights, dal momento che protagonista della mostra – e delle tele con neon applicati, della scultura e delle foto proiettate, tutte opere di Maurizio Orrico – è proprio l’iconico edificio progettato dallo Studio BBPR negli anni Cinquanta.
Parte del programma culturale La Velasca in Velasca, la riflessione artistica dell’autore originario di Cosenza ci conduce alla scoperta del landmark cittadino attraverso scorci arditi e prospettive insolite. Attraverso questo sguardo nuovo, lo spettatore può percepire nuovamente tutta la potenza architettonica di questo grattacielo, modernissimo per tecnica costruttiva e quindi scelte progettuali eppure chiaro omaggio agli edifici gotici della città.
Eccessiva nei suoi contrafforti percepibili sin dalla strada; monumentale nei volumi che si stagliano compatti contro il cielo – senza fare nulla per fondersi con esso, com’è tipico degli edifici in vetro e acciaio – la Torre Velasca reinterpretata da Orrico ricorda quanto il rapporto tra uomo e ambiente, la tensione tra i due elementi che si modificano costantemente a vicenda, non possa dirsi mai risolta. Neppure – come in questo caso – dopo mezzo secolo di riuscita convivenza.