Dopo Giuseppe Penone, Antony Gormley e Jeff Koons, l'arte contemporanea torna protagonista a Firenze. Fino al 2 ottobre, l’artista e regista teatrale fiammingo sarà presente in tre luoghi iconici della città.
Forte Belvedere, Palazzo Vecchio e Piazza della Signoria: sono queste le sedi di un atteso appuntamento espositivo, grazie al quale la stagione in arrivo sarà ricordata come “l’estate di Jan Fabre a Firenze”. Per la prima volta un artista vivente è stato infatti invitato a misurarsi – contemporaneamente – con tre luoghi di notevole rilievo storico e artistico.
Per la straordinaria occasione di Jan Fabre. Spiritual Guards l’artista, originario di Anversa, presenta un centinaio di lavori realizzati tra il 1978 e il 2016, compresi due inediti appositamente concepiti per l’evento nel capoluogo toscano.
Con le sue sculture in bronzo, i suoi gusci di scarabei, i suoi lavori in cera, nell’arco della carriera Fabre si è misurato con diversi linguaggi, imponendosi come una delle figure contemporanee più innovative negli ambiti della scultura, del disegno, dell’installazione, della performance e del teatro.
Jan Fabre. Spiritual Guards prevede almeno due momenti salienti. Il 15 aprile due sculture in bronzo di Fabre si uniranno – temporaneamente – alle opere che compongono il “museo a cielo aperto” di Piazza Signoria: in entrambe sarà riconoscibile un autoritratto dell’artista fiammingo: una scelta animata dal desiderio di intendere se stesse “nella doppia veste di cavaliere e guardiano, come tramite tra terra e cielo, tra forze naturali e dello spirito“.
Searching for Utopia, di eccezionali dimensioni, attiverà un dialogo diretto con il monumento equestre di Cosimo I del Giambologna; The man who measures the clouds troverà invece posto sull’Arengario di Palazzo Vecchio, tra le copie del David di Michelangelo e della Giuditta di Donatello.
Sempre a partire dal 15 aprile, al percorso espositivo di Palazzo Vecchio si uniranno una serie di sculture di Jan Fabre, tra cui un grande mappamondo (di oltre due metri di diametro) rivestito interamente di scarabei dal carapace cangiante.
Il 14 maggio il grande progetto di cui è direttore artistico Sergio Risaliti si completerà con l’apertura della mostra al Forte Belvedere. Nella cornice di una delle fortezze fiorentine saranno esposte circa 60 opere in bronzo e cera, oltre a una serie di pellicole dedicate a storiche performance dell’artista.
[Immagine in apertura: L’uomo che sostiene la croce (2015). Fermo immagine dal video realizzato dallo studio Davide Coluzzi DAZ in collaborazione con Michele Curci. Fotografo: Attilio Maranzano. Copyright: Angelos bvba]