Fino al 17 luglio con 'Rousseau il Doganiere. Il candore arcaico', arriva al museo parigino la mostra che aveva esordito a Venezia nel 2015. Con 20 opere non esposte in Laguna.
L’opera di Rousseau detto il Doganiere, come era conosciuto nell’ambiente artistico francese fin dalla seconda metà dell’Ottocento, è al centro di una mostra in corso presso il Musée d’Orsay di Parigi fino al 17 luglio prossimo.
Dopo l’esordio presso il Palazzo Ducale di Venezia, nel 2015, la mostra Rousseau il Doganiere. Il candore arcaico ha infatti raggiunto la capitale d’oltralpe con un’integrazione di 20 dipinti. non inclusi nel precedente percorso espositivo.
Selezionati a partire dal concetto di arcaismo, filo conduttore dell’intero percorso espositivo, i capolavori di Henri Rousseau sono stati accostati a tele di Seurat, Delaunay, Kandinsky, Picasso e di altri artisti minori.
Provenienti dalle collezioni dell’Orangerie e dello stesso Musée d’Orsay, il confronto attivato dai quadri di Rousseau testimonia con chiarezza la portata innovatrice dell’artista, divenuto popolare per l’interpretazione naif e bizzarra dell’esistenza e della natura.
Il Doganiere, che portò avanti il suo lavoro come impiegato in parallelo alla carriera di pittore, negli anni di attività fu in grado di costituire un microcosmo di riferimenti cromatici e formali cui attinsero anche i pittori della generazione successiva, estendendo così la portata della sua eredità per buona parte del Novecento.