Cate Blanchett, premio Oscar e supporter dell'Agenzia Onu per i rifugiati, è la voce narrante del documentario 'REFUGEE', concepito come parte di un progetto della Annenberg Foundation.
A Los Angeles, presso l’Annenberg Space for Photography, apre i battenti il 23 aprile REFUGEE, la mostra fotografica voluta dalla Annenberg Foundation per riflettere sulla questione dei rifugiati che ha ormai assunto dimensioni globali, con declinazioni in tutti i cinque continenti.
Il progetto ha coinvolto 5 fotografi di fama internazionale: a ciascuno sono state assegnate un’area geografica di riferimento e un gruppo sociale da seguire passo passo, raccontandone disagi, speranze e passato. Il risultato di questa operazione è duplice: oltre alla mostra – con gli scatti frutto dei fotoreportage di Lynsey Addario dal Myanmar, di Graciela Iturbide dalla Colombia, di Omar Victor Diop con i ritratti di madri in fuga dalla Repubblica Centrafricana al Camerun, di Martin Schoeller con i rifugiati appena giunti negli Stati Uniti e dell’anglosassone Tom Stoddart che si è dedicato alla tragica situazione del bacino del Mediterraneo – è stato realizzato anche un documentario di 23 minuti.
L’attrice australiana Cate Blanchett ha prestato la propria voce al film che descrive l’attività dei 5 fotografi nei drammatici contesti in cui hanno operato: un “dietro le quinte” che svela i retroscena, spesso commoventi e dolorosi, di questa intensa esperienza, professionale e umana, mettendo il luce anche le reazioni dei fotografi nel momento stesso del loro compiersi. La mostra resterà aperta fino al 21 agosto 2016.