La Casa d’Arte Futurista Depero mette in mostra una preziosa serie di materiali d’archivio, incentrati sul tema urbano come espressione della modernità. Tra utopia e slancio verso il futuro.
In occasione del cinquecentenario della pubblicazione di Utopia di Tommaso Moro, il Mart di Rovereto presenta nella sua seconda sede – la Casa d’Arte Futurista Depero – la mostra La città utopica. Dalla metropoli futurista all’Eur42. Un excursus artistico e architettonico sull’ambiente urbano come luogo privilegiato della modernità e del movimento.
Curata da Nicoletto Boschiero, la rassegna – aperta al pubblico fino al 25 settembre – riunisce una preziosa selezione di disegni, progetti e documenti provenienti dalle collezioni del Mart, dal Museo Civico Ala Ponzone di Cremona, dall’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Bologna, dall’Archivio Luigi Saccenti e dall’Archivio Quirino De Giorgio di Vigonza.
Ne emerge un’interpretazione del topos urbano stilata da artisti e architetti durante le prime decadi del Novecento, che testimoniano lo sviluppo di un immaginario cittadino legato alla velocità, al futuro, alla modernità in genere e al concetto di utopia. Se la metropoli prospettata da Antonio Sant’Elia era un sogno solo progettuale, Angiolo Mazzoni e Adalberto Libera cercarono di trasformare quel sogno in realtà. Si devono a loro, infatti, rispettivamente alcuni edifici presenti nelle città nuove dell’Agro Pontino e la realizzazione dell’EUR42.
Tullio Crali e Quirino De Giorgio, invece, svilupparono aspetti e intuizioni futuristi grazie a tavole scenotecniche ispirate al manifesto dell’aeropittura futurista. A corredo dell’esposizione, alcuni frammenti di Metropolis, la pellicola diretta da Fritz Lang nel 1927, primo film inserito nel progetto dell’UNESCO Memoria del mondo.
[Immagine in apertura: Palazzo dei Ricevimenti e Congressi di Adalberto Libera all’E42 a Roma. Il vano scala, 1937-1942 Mart, Archivio del ’900, Fondo Libera/Foto di Gabriele Basilico]