L’istituzione svedese apre le porte della sua collezione, allestendo nella sede di Malmö una mostra interamente dedicata alle sue recenti acquisizioni. In un dialogo tra epoche e generazioni di artisti.
La storia del Moderna Museet affonda le radici nel 1958, anno della sua fondazione, quando lo sguardo del mondo artistico era rivolto verso poli di eccellenza come Parigi e New York, influenzando le acquisizioni delle realtà museali che si affacciavano sulla scena creativa internazionale di allora.
Con il passare degli anni tale atteggiamento si è trasformato: i confini si sono ampliati e i linguaggi mescolati, espandendo il raggio di azione di artisti e pubblico. Towards a Larger World, la mostra ospitata dal Modern Museet di Malmö fino al 16 ottobre prossimo, documenta la necessità, anche da parte dei musei, di superare un’impronta collezionistica statica e di adeguarsi al dinamismo del presente.
L’esposizione riunisce artisti di generazioni e provenienze diverse, come Etel Adnan, Kader Attia, Ai Weiwei, Adrián Villar Rojas, Oscar Murillo e Rirkrit Tiravanija, testimoni della possibilità di oltrepassare limiti fisici e concettuali, rispondendo alla complessità dell’oggi.
[Immagine in apertura: Enrique Martinez Celaya, The Early Hunger, 2009 © Enrique Martinez Celaya. Photo Prallan Allsten -Moderna Museet]